MONTE ARGENTARIO

Il Promontorio di Monte Argentario entrò nella proprietà degli Enobarbi-Domizi che la ottennero come risarcimento delle somme da loro prestate alla Repubblica Romana.
Il monte entrò poi nella dote degli imperatori finché Costantino nel IV secolo la donò alla chiesa romana.
Nel medioevo questi luoghi rimasero a lungo poco abitati e nel basso medioevo il monte passò nei domini degli Aldobrandeschi, degli Orsini, di Ladislao re di Napoli, di Siena e, infine, al dominio degli spagnoli intorno alla metà del Cinquecento che fortificarono il monte e i due porti, facendone il perno difensivo dello Stato dei Presidii e riattivando la vita civile di questi luoghi. Sconfitto Napoleone, nel 1815 i possedimenti spagnoli passarono al Granducato di Toscana fino al 1860, quando furono annessi al Regno d'Italia.
Durante l'ultimo conflitto mondiale, i centri argentarini furono teatro di violenti bombardamenti che videro pagare con la vita numerosi civili, Il Porto di Santo Stefano fu distrutto e negli anni cinquanta venne ricostruito assieme al lungomare.




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