MASSA MARITTIMA

La Cattedrale
Fonte Wikipedia
Massa Marittima nacque nell'Alto Medioevo intorno al Monte Regio e intorno all'anno mille vi fu trasferita l'antica sede vescovile di Populonia. Dopo un iniziale dominio pisano, Massa Marittima divenne autonoma fino a diventare un libero comune nel XIII secolo. Tuttavia, nel secolo successivo, venne conquistata da Siena e rimase sotto il suo dominio fino alla metà del Cinquecento, quando entrò a far parte del Granducato di Toscana. Nel giugno del 1944 si consumò la strage di Niccioleta, dove furono fucilati 83 minatori dell'omonimo villaggio minerario.
Massa Marittima è circondata dalla campagna maremmana e ricca di bellezze storiche ambientali ed architettoniche. Dal borgo medievale fino alla città nuova, è possibile percorrere i vicoli antichi che si intrecciano nel centro storico e salgono fino alla parte alta del borgo.
Nella piazza della città troviamo la Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà sede del Museo Archeologico e le Fonti che cingono il famoso affresco dell'Abbondanza.
Nella città nuova, il complesso di San pietro all'Orto con il Chiostro di Sant'Agostino, la Torre del Candeliere e la Fortezza Senese.




L'Albero della Fecondità - affresco

Albero della fecondità
affresco sulle pareti delle Fonti dell'Abbondanza
Si tratta di un affresco del 1295 che raffigura un albero da cui pendono, come enormi frutti, decine di falli realistici. Ai piedi della pianta una folla di donne sta in attesa che cadano e due di loro si accapigliano contendendosene uno.
Una grande aquila nera presentata in forma araldica, ad ali spiegate, sta a indicare allo stesso tempo lo stemma della città di Pisa, dalla quale proveniva il podestà del momento, o l'emblema dell'impero, dal quale non poteva prescindere il Comune di Massa Marittima che fu di "fede" ghibellina fino al 1266. Oltre a questo elemento, anche i caratteri formali della figurazione si dimostrano coerenti con lo stile della metà del Duecento, tanto che la data del 1265, inscritta nell'epigrafe delle Fonti, può assumersi come riferimento cronologico assoluto per l'esecuzione del grande affresco




                                       
LE VIE DEL CENTRO STORICO




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