MAGLIANO IN TOSCANA

Foto Antonia Pèsare
In epoca romana Magliano aveva il nome di Heba. Dopo la fine dell'impero, appare come possedimento dei conti Aldobrandeschi di Savona, in un atto di cessione del 1097. La potente famiglia possedeva il titolo di vicario del Sacro Romano Impero e possedeva vasti territori della maremma. L'imperatore Federico II nel 1121, confermò a Ildebrando Aldobrandeschi il possesso del castello che si pose sotto l'accomandita della Repubblica di Siena. Vista l'importanza strategica di Magliano, gli Aldobrandeschi avevano cinto di mura questo insediamento fin da prima del mille ma l'assetto murario, oggi distinguibile, è quello dettato dagli ampliamenti terminati nel 1323.
Nel 1326 la città fu occupata dal Re di Napoli e fu concesso ai Conti Pannocchiesti ma dopo un anno, grazie all'intervento di Ludovico il Bavaro, fu restituito ai Conti di Santa Fiora. Nel 1358 il castello torna tra i possedimenti di Siena che lo concesse in signoria a Spinello di Spinello Tolomei. Fu ricostruito il Cassero e rinforzata la cinta muraria.Con la caduta di Siena, fu Cosimo I dei Medici, nel 1559, a cedere in feudo Magliano al suo luogotenente Cornelio Bentivoglio e la sua famiglia ebbe in possesso il castello fino all'abolizione dei privilegi feudali.
Al borgo si accede per tre porte: entrando da porta San Giovanni, possiamo scorgere un tratto delle mura aldobrandesche e una torre con lo stemma dei conti del Sacro Romano Impero. Raggiunte le mura si arriva a Porta Nuova (XVI secolo) costruita dai senesi in epoca successiva all'edificazione delle mura. Risalendo verso il centro si giunge in piazza della libertà e al Palazzo dei Priori, eretto nel 1425 in stile gotico senese. Porta San Martino, invece, conduce fuori dall'abitato in direzione di Pereta. F


Affresco della Chiesa di San Martino
Foto Antonia Pèsare
Foto Antonia Pèsare


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