CAPALBIO

Capalbio è un borgo di mare posto su un poggio dominante la Maremma. 
E' uno dei boghi di maggiore interesse della Maremma, circondato dalle campagne coltivate, tipiche di questi luoghi e a pochi chilometri dal mare.
Il nome deriva da "Caput Album" o "Campus Albus", probabilmente riferito agli alabastri bianchi che caratterizzano il luogo. Per il contesto ambientale in cui si trova e per l'importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, Capalbio è stata soprannominata "la piccola Atene".
In epoche antiche fu abitato dal popolo etrusco e da quello romano, come testimoniano i ruderi della Città di Cosa, il Castello di Capalbiaccio e numerosi altri resti.
Nei secoli successivi quest'area della Toscana subì il controllo dei Longobardi e della stirpe dei Franchi, fu poi un possedimento della potente casata degli Aldobrandeschi e successivamente contesa e conquistata dal Comune di Orvieto.
Il Castello di Capalbio divenne, nel corso degli anni, dominio della Repubblica di Siena e durante quest'epoca la città subì un notevole sviluppo: furono costruite molte vie di comunicazione e venne migliorato il commercio con la massiccia esportazione di merci che spaziavano dai cibi ai tessuti, fino ai metalli.
I senesi, inoltre, furono i responsabili della costruzione delle poderose mura per la difesa del borgo dagli attacchi nemici, il Castello, alcune Chiese e numerosi altri edifici.
Successivamente, il borgo passa sotto il controllo degli Spagnoli, interessati soprattutto dalla presenza del lago di Burano.
Subentrò poi al potere la famiglia fiorentina dei Medici che cercò di attuare una sorta di bonifica continuarono fino agli anni dell'Unità d'Italia.
Arrivando a Capalbio si entra in paese dalla Porta Senese sormontata da una lapide del 1418 che attesta il rinforzo che attesta il rinforzo senese delle mura e da uno stemma dei Medici con iscrizione del 1601. Percorrendo le strette vie del borgo, si arriva alla rocca aldobrandesca munita di una alta torre merlata; sui resti della rocca è stato eretto agli inizi del '900 il palazzo Collacchioni che custodisce il Fortepiano Conrad Graf suonato da Puccini. 
Nella piazza principale troviamo l'arcipretura di San Nicola del XII-XIII secolo che ospita all'interno capitelli romanici e affreschi votivi di scuola umbra del XV secolo. Passeggiando per Via Vittorio Emanuele II si costeggiano le mura merlate che sono state rese accessibili e dalle quali si gode un magnifico panorama.
Tra i personaggi più illustri ai quali la cittadina di Capalbio ha data i natali ricordiamo il poeta italiano Alfonso Gatto (1909-1976) esponente del movimento letterario noto come "ermetismo".
Oggi Capalbio è uno dei punti di riferimento per i Vip che soggiornano ad Ansedonia e più in generale sull'Argentario, infatti anche fuori stagione qui è molto facile incontrare politici, attori o cantanti famosi.
Tra le manifestazioni che periodicamente hanno luodo in questo borgo quella più famosa è "Sagra del cinghiale" che si svolge nella seconda settimana di Settembre.
E' possibile visitare il castello di Capalbio negli orari prestabiliti dal comune toscano, prenotando la visita al numero 0564/896611
Fonte: www.bricioleditoscana.com


Foto Antonia Pèsare

Foto Antonia Pèsare
Foto Antonia Pèsare

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