MONTIERI

Foto Antonia Pèsare
Montieri è adagiato sul fianco settentrionale del monte che porta lo stesso nome. Di questo paese si hanno notizie dall'896, quando il marchese di Toscana Alberto il Riccio ne donò il territorio, incluse le miniere, al vescovo di Volterra Arboino: i vescovi di Volterra ebbero sotto il loro dominio il paese per circa quattro secoli.
Per la ricchezza dei suoi giacimenti di minerali, Montieri divenne ambito dai Senesi che nel 1181 acquistarono un quarto delle terre e del castello. Le prime forme comunitative sembrano risalire all'inizio del XIII scolo e consistono in un patto giurato tra le famiglie gentilizie degli Ugorazi e dei Bruccardi, discendenti dei funzionari che Siena ed il vescovo di Volterra avevano posto, nel 1181, a guardia del castello. Nel 1326, dopo essere stato espugnato e distrutto dai Massetani, il castello cadde sotto il dominio senese e fu firmato un atto di sottomissione a Siena. Nel 1364 furono abbattute le mura, ricostruite nel 1371.
Caduta la Repubblica senese nel 1555, Montieri entra a far parte del Granducato mediceo: nel 1608 venne eretto a Marchesato da Ferdinando I, insieme a Boccheggiano. Nel 1749 il Marchesato fu soppresso. Con le riforme di Pietro Leopoldo e la suddivisione dello Stato di Siena in due province, la Senese Superiore e la Senese Inferiore con capoluogo, rispettivamente, Siena e Grosseto. Montieri afferì alla prima.


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