CIVITELLA - PAGANICO

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Il comune di Civitella Paganico, la cui fondazione risale al 1928, in provincia di Grosseto. I due borghi sono stati tra gli insediamenti agricoli etruschi lungo la rete viaria fluviale dell'Ombrone, all'epoca navigabile.
L'impaludamento dell'area del fiume e le invasioni barbariche hanno spopolato la zona e cancellato gran parte delle costruzioni di origine etrusco-romana. Tuttavia, la seconda ondata che porta in Italia i Longobardi, intorno al VI secolo d.C., conferisce alla zona una nuova vitalità.
Sorgono i primi fortilizi medievali e fioriscono le nuove signorie feudali, destinate a mescolarsi con i casati franchi, dando origine alla nobiltà senese del Medioevo.
Una di queste famiglie, gli Ardengheschi, prese possesso del territorio corrispondente a Paganico. Il capostipite, un certo Ardingo, si sa che è stato un funzionario molto vicino all'imperatore Enrico II e un protagonista della scena politica senese dei primi anni dell'XI secolo.
Nel 1193, la Repubblica Senese pose i due borghi sotto la sua giurisdizione e nel '300 ne assunse il controllo diretto, mantenendolo fino alla sua annessione al Granducato di Toscana, avvenuta verso la metà del Cinquecento. Sotto lo stato mediceo e poi lorenese, l'area vive l'epoca del neofeudalisimo. Nel 1630 viene concessa ai Patrizi, esponenti della nobiltà fiorentina, che l'amministrarono fino al 1747.
Le riforme leopoldine di fine '700 prima e l'accorpamento al Regno d'Italia hanno confinato i due centri nel comune di Campagnatico. Nel 1928 Civitella e Paganico ottengono l'autonomia comunale e formani un'unità amministrativa a sé stante.


Fonte: www.toscanaviva.com

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